"Da bambino mi divertivo a provare tutti gli sport. A 13 anni scopro di avere un tumore al ginocchio e a 16 anni, dopo diciassette interventi, perdo la gamba sinistra.Qui comincia la mia seconda vita, quella in cui decido che il cancro non avrà la meglio su di me: non mi toglierà il piacere di vivere e non mi farà perdere la passione per lo sport. Correre, remare, sciare, pedalare: avere una sola gamba non mi ha fermato anzi, mi ha dato ancora più coraggio e determinazione.Voglio che il cancro non abbia più scampo, voglio togliergli ogni possibilità di intimorire qualcuno.Ecco perché ho scelto di sostenere i ricercatori disponendo, nel mio testamento, un piccolo lascito a favore della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro." Fabrizio Macchi
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